Chiediamo al Dipartimento federale di giustizia e polizia, qualora la modifica della Legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e traffico delle telecomunicazioni (LSCPT) entrasse in vigore, di redigere rapporti pubblici a scadenza quinquennale ogni due contenti statische riguardanti: i costi generati, la mole di dati raccolti, la tipologia di reati per i quali i cittadini sono controllati e la verifica di eventuali abusi.
Riteniamo che la revisione della LSCPT, che prevede tra l’altro
l’impiego di software intrusivi in computer appartenenti a sospettati, possa mettere a rischio la privacy di cittadini considerati erroneamente pericolosi. Questi software vengono installati all’insaputa del proprietario del computer e la loro funzione è quella di trasmettere dati sensibili alle autorità competenti.
Oggigiorno questi mezzi tecnologici sono necessari per salvaguardare la sicurezza nazionale e affrontare le future sfide globali. Con la nuova modifica di legge è doveroso continuare a tutelare la privacy del singolo.
In quest’ottica un rapporto regolare sullo sfruttamento di queste tecnologie garantirebbe al popolo la consapevolezza di un corretto e parsimonioso utilizzo delle stesse, evitandone così un uso improprio.
Non siamo contrari all’ausilio di questi strumenti, ma riteniamo che tecnologie così avanzate abbiano un elevato rischio potenziale di abusi.
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